penelope #22
Bentrovati su penelope, la newsletter che segnala che lì, proprio lì, c’è un racconto bello da leggere online. Ogni volta mi ripropongo di scrivere qualcosa qui, come introduzione ai racconti. E ogni volta mi dico che non ce n’è bisogno, che è meglio lasciar parlare loro, e quindi mi limito a scrivere: buona lettura.
L’uomo aveva passato l’estate nella casa al mare. Quando l’aveva comprata, tre anni prima, non avrebbe mai immaginato di godersi così tanto il suo nuovo bene immobile, settanta metri quadrati disposti al piano terra, oltre al giardinetto. Dall’inizio dell’estate era rimasto quasi sempre steso su un lettino che pareva prelevato da uno stabilimento balneare frequentato da vip. Il lettino era in un angolo del giardinetto, accanto alla rete di recinzione che divideva la proprietà dell’uomo da una delle proprietà confinanti.
Giorgio Falco, La temperatura dell'estate; continua su «The Italian Review», qui
A fine luglio la gatta si è trasformata in una cometa. Si chiamava Hale Bopp e strano a dirsi rispondeva quando pronunciavo il suo nome: miagolava con fare sardonico come se mi stesse chiedendo che vuoi ancora da me, ecco cosa diceva il suo miao. Povera Hale Bopp, l’aveva presa Marlene otto anni fa quando era ancora una cucciola, zampettava di qua e di là in modo goffo sul parquet del nostro appartamento, talvolta addirittura rotolando, se provava a saltare mancava sempre il bersaglio, come se dovesse affinare i suoi sistemi di calcolo percettivo, per lo più dormiva, mangiava e faceva le fusa.
Ferruccio Mazzanti, A fine luglio la gatta si è trasformata in una cometa; continua su «L’Indiscreto», qui
Mezzo panino all’olio, il bicchiere mezzo pieno di latte e per non lasciare briciole sul tavolo il tovagliolo rosso avanzato dal compleanno – è rossissimo e brilla, quando ho fatto nove anni abbiamo fatto una festa anche se nei capelli avevo sempre il cerchietto nero del lutto, è venuta pure la mia amica Gloria che è grande, abita di fronte e prima non mi degnava mai, invece da un po’ di tempo manco finisce i compiti che mi viene a chiamare.
Nonna dice che è perché con quello che mi è successo con papà sono molto maturata. Tipo la frutta.
Nadia Terranova, I morticini; continua sul «Cattedrale», qui
se ti piace penelope e non sei ancora iscritto…